Che Donizetti era bergamasco, è
la prima cosa che ho capito mettendo piede a Bergamo, venticinque anni or sono.
Come ho fatto? Chiamasi “lampo di genio”! Davanti ad un “Teatro Gaetano
Donizetti”, un monumento “A Gaetano Donizetti”, una “Via Gaetano Donizetti”,
un’infinità di ristoranti ed hotel Donizetti, una "Torta Donizetti" e perfino una “Casa Natale di Gaetano
Donizetti” mi son detta: “Mizzegaaa! Vuoi vedere che Donizetti…bergamasco fu?”
La conferma mi è arrivata in
seguito, leggendone la biografia; non tanto dal luogo di nascita in essa
riportato, bensì da quella “dolce fretta” che lo caratterizzava. Chi, se non un
bergamasco doc, emblema del lavoratore
instancabile, avrebbe potuto comporre un’opera grandiosa come “L’elisir
d’amore” in appena quattordici giorni ed un capolavoro quale “Lucia di
Lammermoor” in poco più di un mese? Pensate che è riuscito a produrre più di ottanta
opere morendo a soli cinquant’anni; non oso immaginare a che numeri sarebbe
arrivato se fosse stato un tipo longevo come Andreotti!
“Donizetti era sempre in attività – scrisse il tenore Duprez,
protagonista del “Don Sebastiano”, nei suoi “Souvenirs d’un chanteur”- : non riusciva a tenersi in tasca quattro
versi senza metterli subito in musica, stando in piedi, camminando, mangiando o
riposando”.
Questo bergamasco doc, quindi, vide
la luce in Berghem de hüra il 27
novembre 1797; ma dovette vederne ben poca, visto che nacque sottoterra! Non sto
mica scherzando! “La mia nascita fu più
segreta però poiché nacqui sotto terra in Borgo Canale. Scendevasi per una
scala di cantina ov’ombra di luce mai penetrò…
Pochi vani freddi e bui da dove gufo presi il mio volo, portando a me stesso or triste or felice presagio”.
Così scriveva a Simone Mayr il 15 luglio 1843.
Simone Mayr, bavarese
trapiantato a Bergamo, è considerato il maestro e l’amico più caro di Donizetti;
secondo me è, prima di ogni altra cosa, la prova lampante dell’esistenza degli
angeli. Nel 1802 aveva accettato la "modesta" offerta di diventare
maestro di cappella presso la Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo, dove
era stato studente in gioventù, e dirigeva una scuola musicale gratuita per
ragazzi non abbienti ma vocalmente dotati. La finalità essenziale della scuola
era quella di formare giovani coristi per la Cappella; il requisito della bella
voce, quindi, era fondamentale. Gaetano era sì poverissimo, ma possedeva una
voce “difettosa e rauca” che ai tempi nostri gli avrebbe spalancato le porte
del successo (Marco Carta docet), ma ai tempi suoi gli avrebbe impedito di
diventare uno dei maggiori musicisti della storia se non fosse intervenuto Mayr a cambiare le regole di ammissione. Così
quel piccolo genio poté studiare canto, pianoforte, teoria musicale ed
accedere, in seguito, al Conservatorio. Non sempre le “spintarelle” agevolano
gli incapaci! Donizetti dimostrò di meritare pienamente il successo, perché non
era certo facile contendere i Teatri di mezza Europa a due colossi musicali del
calibro di Rossini e Bellini (quest'ultimo, suo diretto rivale)! A proposito di
Bellini, concedetemi un piccolo pettegolezzo: pare che il catanese autore della
“Norma” non riuscisse proprio a
sopportare il povero Gaetano e non gli risparmiasse le critiche più feroci. A
mio avviso, lo faceva rosicare la prodigiosa fecondità del bergamasco che, al
confronto, lo faceva apparire il solito meridionale
fancazzista. Comunque Donizetti non se
ne preoccupò, tirando dritto per la sua strada. La sua produzione non conobbe
battute d’arresto. Il destino, con lui ingeneroso, gli strappò, in rapida
successione, tutti gli affetti più cari: prima i genitori, poi i figli ancora in
fasce, infine la bellissima moglie Virginia, stroncata dal colera a soli ventinove
anni. La sua eccezionale forza d’animo gli fece superare questa crisi spaventosa
(“Senza padre, senza madre, senza moglie
senza figli... per chi lavoro dunque ? ... Tutto, tutto ho perduto”) senza
mai smettere di lavorare. Laddove neanche il dolore più profondo era riuscito,
riuscì la sifilide: questa malattia all’epoca incurabile, che mieté tante
vittime illustri anche tra i musicisti, tra cui Beethoven, Schumann, Paganini, causò
a Donizetti gravi problemi mentali che fermarono per sempre il suo lavoro. Egli
fu rinchiuso nel manicomio di Ivry-sur-Seine, da cui uscì solo qualche mese prima
della morte, avvenuta l’8 aprile 1848.
Il giorno 11 Bergamo rese al figlio della sua terra esequie magnifiche,
a cui assistettero oltre quattromila persone, con un corteo di quattrocento
fiaccole, e i giovani della città portarono la bara al cimitero, “malgrado che
la già grande distanza dal cimitero sia stata molto aumentata in quanto gli
abitanti dei sobborghi vollero anch’essi dare un ultimo saluto al grande
Maestro, facendo passare il corteo per quelle vie che, come tu sai, vi sono
circa tre miglia di percorso” (dalla lettera di Giovannina Basoni pubblicata da
G. Zavadini).
In verità i bergamaschi non hanno mai smesso di onorare il loro testimonial nel mondo dedicandogli, nel tempo, tutto quel po' po' di roba che vi ho elencato ad inizio post e che ho fotografato appositamente per voi, barcamenandomi tra Città alta e Città bassa con tanto di macchina fotografica appesa al collo e sguardo turistico, in perfetto stile "giapponesiaFirenze" :-) Ma cominciamo con la Casa Natale di Donizetti, al numero 14 di Borgo Canale (non sapete quante multe ho rischiato di prendere per arrivarci in macchina):
In verità i bergamaschi non hanno mai smesso di onorare il loro testimonial nel mondo dedicandogli, nel tempo, tutto quel po' po' di roba che vi ho elencato ad inizio post e che ho fotografato appositamente per voi, barcamenandomi tra Città alta e Città bassa con tanto di macchina fotografica appesa al collo e sguardo turistico, in perfetto stile "giapponesiaFirenze" :-) Ma cominciamo con la Casa Natale di Donizetti, al numero 14 di Borgo Canale (non sapete quante multe ho rischiato di prendere per arrivarci in macchina):
Ora vi faccio vedere il Teatro a cui è stato dato il suo nome...
... ed il monumento, nelle immediate vicinanze, opera di Francesco Jerace, che rappresenta il musicista mentre ascolta, assorto, la dolce musica suonata con la cetra dalla musa Melopea:
C'è anche la foto coi piccioni irriverenti! :-D
Per concludere in bellezza, vi regalo ricetta e foto della "Torta Donizetti": un dolce ottocentesco, delicato, armonioso, buonissimo, che fa venire la voglia di tirare fuori dalla cassapanca di noce la tovaglia preziosa della bisnonna e i cucchiaini d'argento...
LA TURTA DEL DONIZET
INGREDIENTI:
120 grammi di fecola di patate
50 grammi di farina
135 grammi di zucchero
320 grammi di burro
8 tuorli d'uovo e 4 albumi
1 bacca di vaniglia
1 cucchiaio da the di maraschino
100 grammi di albicocche candite a cubetti
100 grammi di ananas candito a cubetti
Montate il burro assieme a 120 grammi di zucchero ed aggiungete un tuorlo per volta fino a che il tutto non sia bene amalgamato. Montate a neve i quattro albumi con i rimanenti 15 grammi di zucchero ed uniteli al composto precedentemente lavorato. Aggiungete gradatamente la farina e la fecola, poi i canditi, il maraschino e la vaniglia. Imburrate uno stampo a ciambella del diametro di 24 centimetri, versatevi il composto e ponete in forno pre-riscaldato a 180° per circa 40 minuti. Lasciate raffreddare la torta, cospargetela abbondantemente di zucchero a velo e servitela.
Mamma mia che bonta' dev'essere questa ciambella :) grazie per le bellissime foto,cosi' ho visto un po' di Bergamo...un bacione ^_^
RispondiEliminaCarissima.. davvero una torta degna di colui di cui porta il nome! :) Che sofficità, che dolcezza... e il tuo post è veramente stupendo. Interessante, mi ha rapita. :) La storia di Donizetti effettivamente non la sapevo! Grazie di cuore, anche delle belle foto: mi hanno fatto morire i 'piccioni irriverenti'! Bacioni
RispondiEliminadomani mattina con questa tua torta sarebbe una colazione deliziosa ! Un bacione...
RispondiEliminaSembra così tanto sofficiosa *__*
RispondiEliminagrazie per averla condivisa!
Ciao Lucia! bellissime le foto del teatro e che bella storia!
RispondiEliminaAmmettiamo che pure la torta, soffice e delicata, ci intriga moltissimo! inzuppata nel latte freddo, diventa una merenda proprio perfetta anche in estate?
Ma quando potremmo assaggiare anche noi la tua cucina?? sei bravissima!
un bacione
Mentre leggevo la tua presentazione sorridevo compiaciuta, immaginavo questa scena: tu che racconti la storia di Donizetti mentre io addento una fetta della sua (e tua) torta...Non male no? :)
RispondiEliminaImpresionante el corte de este rico bizcocho y la historia muy interesante.
RispondiEliminaBesos
Come sempre se si viene da te s'impara sempre qualcosa!E si trovano ottime ricette come questa bellissima ciambella che fa venire l'acquolina in bocca solo a guardarla!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Aveva dei gusti verramente raffinati,
RispondiEliminacomplimenti per le bellissime foto
ciao Lucia buon weekend.
che aspetto soffice, di torte d'altri tempi
RispondiEliminami puoi interrogare qualche volta s evuoiQ! se ti avessi avuto come insegnante sarei stata la prima della classe !e allora oltre la lasagn con il pesce ci metto anche la ciambella ho le albicocche candite le ananas no vedo cosa si puo' fare ,un bacio veronica
RispondiEliminaQuesta torta è strepitosa!!!
RispondiEliminaL'avevo adocchiata tempo fa sul libro di Giovanni Pina e mi ero ripromessa di provarla!
Dopo aver visto il tuo bellissimo risultato credo che seguirò la tua ricetta! ;-)
Bacioni e complimenti per il bellissimo reportage fotografico!
Bella questa torta .....non la conoscevo!
RispondiEliminafarncesac
Non conoscevo questo dolce, deve essere davvero buono se fa venir voglia di tirare fuori dalla cassapanca la tovaglia della bisnonna e i cucchiaini d'argento :)
RispondiEliminasembra un quadro da quanto è bella!! una colazione con una torta così ti manda in paradiso!!la segno!!!baci!
RispondiEliminaCHE BUONA QUESTA CIAMBELLA e capisco anche perché con tutte quelle uova... :P davvero una bella presentazione anche di Bergamo, dove sono stata e mi è piaciuta un sacco!
RispondiElimina:-) sai nei centri medio-piccoli (be' Bergamo non è piccola ma in una regione come la Lombardia fa figura di piccola) ci sia gloria all'infinito delle glorie locali, la stessa cosa che succede qui da noi se vai a Pesaro dove è nato Rossini, a Maiolati dove è nato Gaspare Spontini e a Jesi patria di Giovan Battista Pergolesi.
RispondiEliminaAnche questa volta non posso redimermi a non farti i complimenti dovuti!Sto davanti al pc incantato dall'eleganza di tutto il post, dalla raffinatezza delle posaterie e dalla semplicità della ricetta, mettendo in risalto la vita del grande Doninzetti con armonia!!Continuo a rimanere incantato senza dimenticare di salutarti, cogliendo questa occasione, con un bacia mano, mostrandoti il lato meno rappresentativo di me:la galanteria!Grazie maesto Doninzetti!!
RispondiEliminaMamma mia, mitica questa tortona! Come mitico dev'essere stato Donizetti... E' proprio una di quelle torte delle nonne, soffice e rassicurante, che ad ogni morso mette di buon umore ma allo stesso tempo fa venire un po' di malinconia...:)
RispondiEliminaGrazie, Lucia, perchè con questo splendido post ci hai fatto conoscere una piccola ma importantissima parte di Bergamo, che è una città magica!
Un abbraccio!
Laura
Non saèevo tutte queste cose sul Donizzetti! e ignoravo ci fosse pure una torta, che mi sembra sofficissima e goduriosa come tutto quel che tu prepari! la voglio fare, mi hai convinta!
RispondiEliminanon sapevo tutte queste cose su Donizzetti, nemmeno che ci fosse una torta in suo onore! e che torta, sembra sofficissima e goduriosa come tutto quel che tu prepari, mi hai convinto a farla!
RispondiEliminaChe torta! dall'aspetto direi che è una torta super!
RispondiEliminaGrazie per le informazioni su Donizetti...
A presto
de superbes photos, bravo
RispondiEliminaton gâteau me tente beaucoup
bonne journée
Quant'è bella questa torta!!!!!!!! Sofficissima, una nuvola!!!
RispondiEliminaMerita il nome importante che porta!!!
Adoro i cucchiaini d'argento e le tovaglie della nonna, questa è proprio l'occasione giusta!! Arrivoooo!!!!!!
Un bacione grande grande!!!!
Mizzicaaaaa che bonaaaa! Peccato che non me la posso permettere per via del burro "troppo assai"...ahahahah di Catania "sugnu"...magari posso rivisitarla per le mie esigenze, che ne dici? Bellissime foto e post, come sempre d'altronde!
RispondiEliminaUn abbraccione Lucia ;)
Questa torta s'ha da fare!!!
RispondiEliminaGrazie cara, un bacio
!Qué admirable Donizetti , que pese a que la desgracia se cebó con él, la muerte de padres , esposa..no dejó de trabajar!. Su soledad sería impresionante, con lo que marca la muerte de seres queridos..!Ah, la familia,siempre ha sido fundamental para mi!.
RispondiEliminaEste bizcocho me parece impresionante asi como la fotografía,la vajilla, la cuberteria...me encanta Lucía.
Me gustan mucho tus entradas, las considero de gran mérito por el esfuerzo que supone, recopilar datos, hacer fotos..!es mucho más que un simple blog de cocina...me encanta!!.
Creo que los italianos sois especiales, cariñosos y sumamente encantadores.
Baci cari e trascorrere un pomeriggio felice.
Grazie per la tua visita e i complimenti cara Lucia! Non potevo non venire a trovarti, e ho scoperto un blog simpatico, interessante, pieno di ricette da provare...e di foto meravigliose!
RispondiEliminaBuona serata
Gabry
Per "eredità" paterna conosco le opere di Donizetti (a proposito lo sapevi che - proprio per il fatto di aver composto molto e con facilità - veniva chiamato malignamente, con un misto di invidia e disprezzo, "Dozzinetti"?), ma la torta no, non sapevo esistesse e sì che - anche se in altra Provincia, non abito poi così lontano da Bergamo.
RispondiEliminaDa provare!
Claduette
Ma che bella storia questo Donizetti! Brava che fai onore in questo modo anche alla tua città! Poi la torta ha un aspetto magnifico!
RispondiEliminaBaci a presto:**
dopo questa bellissima lezione di storia,gustare con gli occhi,questa meravigliosa torta,è veramente il massimo della vita!!complimenti di cuore,Lucia ^;*buon weekend,carissima!smackkkkk
RispondiEliminaCiao,grazie della visita,ricambiamo volentieri.....
RispondiEliminache delizia la torta e che passione nel raccontarci la storia !
Ciao
Gloria e Chiara.
Ciao Lucia, mi è piaciuto tantissimo questo post! Mi è sembrato di essere una turista sulle tracce della vita del Donizet *_* e dopo tanto vagare e scoprire, finalmente il meritato premio: una bellissima, soffice e buona ciambella!!! Ma che meraviglia! Tutte queste informazioni e foto le ho apprezzate tantissimo e da oggi ti seguirò volentierissimo! Un bacio!
RispondiEliminatuorli e burro....una garanzia per i dolci!!!! da un paio di giorni non accendo il forno, ho ceduto anch'io al caldo e compro anche il pane:) ma me la lego al dito e la faccio presto!!!!
RispondiEliminaCiao Lucia, che piacere ritrovarti...anche se la pigrizia da ferie ancora non mi abbandona, a vedere questa torta mi viene un formicolio alle dita e una gran voglia di provarla.
RispondiEliminaSpesso proviamo ricette nuove non sapendo che ci sono dolci classici che meritano di essere provati, un pò come i libri degli scrittori contemporanei contro i classici che, in effetti, si tende a snobbare un pò.
Proprio ieri sfogliando l'agendina delle ricette annjotate ho ritrovato la tua pitta e mi è venuta voglia di farla nuovamente...è ottima e originale doc!
buona domenica
loredana
Grazie Lucia, per questo meraviglioso post su Bergamo, la mia città, sei stata bravissima!!!! La torta ti è venuta uno spettacolo, complimenti!!!!!
RispondiEliminaCome non amare Donizetti e la sua musica..
RispondiEliminaBellissimo post ricco di belle foto, storia e ricordi spesso ignoti ai più e indimenticabile la bella torta soffice e golosa che che ci hai proposto..magari ti rubo la ricetta per festeggiare il primo compleanno della piccola Giulia!!!
Un bacione
Non conoscevo la storia di Donizetti e mi ha fatto tanto piacere leggerla, grazie :) Questa torta deve essere di una bontà unica, segno subito la ricetta! Bravissima! Un abbraccio e a presto :)
RispondiEliminaCiaooo!!!! grazie per averci parlato un po di Donizetti...bellissimo post. Ma questa torta e' favolosa....una bella fetta per la colazione di domani sarebbe l'ideale!!!!
RispondiEliminaMa che meraviglia questa torta, e anche il tuo post, molto interessante.
RispondiEliminaBaci e a presto
Che splendido post, Lucia! E davvero meravigliosa questa torta ottocentesca...davvero si merita tovaglia di lino, posate d'argento e un tè leggero e profumato!! Baci!
RispondiEliminaCara che bel viaggio storico che mi hai fatto fare! Grazie per tutte le bellissime informazioni che ci hai dato riguardo a questa figura così interessante! Il dolce a lui dedicato è una nuvola a guardarsi, immagino (con l'acquolina alla bocca) a gustarsi! Che delizia!
RispondiEliminaTi mando un abbraccio, quando puoi e se ti va dà un'occhiata al contest che ho appena indetto, "L'Oroscopo nel... piatto" (http://ilsorrisovienmangiando.blogspot.it/2012/08/loroscopo-nel-piatto-il-primo-contest.html), mi farebbe molto piacere se potessi partecipare con una delle tue belle idee! *-*
Cara Lucia, Donizetti è stato un compositore meraviglioso che da buona melomane amo con tutto il cuore. La Lucia (tuo omonima) e con il solo nome come la chiamano gli appassionati, resta per me il suo capolavoro. Di una difficoltà estrema per la prima donna, una delle prove davvero più ardue, su cui si gioca la carriera di una cantante. Grazie per il tuo post, che riscalda il cuore per chi ama la musica, e per questo dolce a me sconosciuto ma così intrigante e delizioso che sarà presto una delle mie prossime produzioni. Stupenda davvero e grazie per il tuo messaggio: ti ho pensata mentre ero via, e comunque al di là del caos, ho il cuore il lacrime per aver lasciato quei posti da sogno. Un bacione grande, Pat
RispondiEliminaUn beau voyage à travers l'histoire et la musique.
RispondiEliminaUn gâteau merveilleux et très réussi.J'en mangerai une tranche avec plaisir.
A bientôt
ho trovato molto interessante questo tuo post non avevo mai associato bergamo con donizetti
RispondiEliminaCiao Lucia, grazie per la visita e piacere di conoscerti! Complimenti per il blog e per il post che ho trovato molto interessante....ti leggerò volentieri!
RispondiEliminaLa ricetta della torta mi sarà molto utile, tra l'altro ho anche le albicocche e l'ananas candite da consumare quindi questa "turta" è perfetta!
Baci, a presto
Direi che anche la tua ciambella è squisita!!!!!
RispondiEliminaMa che bel post, pensa che io adoro Bergamo, la città alta è davvero una chicca....
RispondiEliminaNon conoscevo la torta, ma ora che la vedo qui fotografata la voglia di farla è davvero tanta....copierò e posterò, appena scende la temperatura perchè ho timore del forno!!! ahahha
Eccomi, anche io mi sono unita al tuo blog, bello, originale e pieno di tanti consigli!
RispondiEliminaSpero di poter condividere con te tante nuove ricette e idee in cucina!
A presto!
anche il tuo blog è stupendo, partendo dal nome e dall'atmosfera che gli conferisce, da favola, da racconti pieni di storia...si vede che sei una professoressa da come scrivi divinamente!!!! e comunque...le torte regionali, semplici ma con la loro tradizione, sono sempre favolose!!!! mi unisco ai tuoi lettori!!!
RispondiEliminaCiao grazie per questo post e complimenti per il dolce, un abbraccio
RispondiEliminaOttima questa ricetta, come del resto tutte le altre, ed ottimo il ricordo di Donizzetti con uno spizzico di ilarità. Personalmente sono piuttosto Verdi e Puccini, ma non disdegno sicuramente le opere di questo grande bergamasco e di Rossini. Un caro saluto.
RispondiEliminaConosco questa torta,deliziosa e soffice come una nuvola!
RispondiEliminaNon conoscevo questa torta, anche se sono molto vicino a Bergamo!!!
RispondiEliminaDevo rimediare e la voglio provare, dalla foto si vede chè è morbidissima!!!
ciao a presto ^_^
Senti Lucia cara, per me il colesterolo può tranquillamente andare a farsi benedire! e quindi questa torta dell'ottimo Dunizett non me la lascio scappare. Grazie, deve essere stellare....
RispondiEliminaOra filo a leggere il tuo romanzo...
Un bacio (solo uno ma extralarge)..
dobbiamo assolutamente provare......deve essere sofficissima...un bacio
RispondiEliminache bella questa visita virtuale...mi piace!
RispondiEliminae mi piace tantissimo anche la torta, ne vorrei proprio un pezzetto anche adesso...
Come hai raccontato bene questa avvincente storia!!! Mi hai fatto venir voglia di visitare Bergamo e di conoscere un po' meglio la musica di Donizetti...e la torta è da provare prestissimo!! :)
RispondiEliminaQuesto è uno di quei dolci morbidi e soffici che ti coccolano durante le lunghe giornate d'inverno...mi piace tantissimo! E belle anche tutte le foto!
RispondiEliminaUn bacione, GG
Ho scoperto il tuo blog, mi piace molto.
RispondiEliminaLa torta sembra favolosa e mi hai fatto sorridere molto con la descrizione di Donizetti bergamasco doc e quindi grande lavoratore. Hai colto appieno la psicologia orobica, mi pare ;-)
Belle anche le foto della mia città! Ma vivi a Bergamo?
Ciao, biondaprof! Sì, vivo a Bergamo da circa venticinque anni (e devo ancora imparare il dialetto bergamasco! Conosco solo due parole: "pota" e "sciura" :-D), è la mia città d'adozione e la trovo bellissima. Sono innamorata di Città Alta, non finirà mai di incantarmi... Tu sei bergamasca doc grande lavoratrice? :-)
EliminaBergamasca da parte di padre, ladina da parte di madre. Lavoro , lavoro... mai quanto un muratore bergamasco però. Quelli sono vere macchine da guerra. Sul dialetto hai ragione, è ostico. Come tutti i dialetti però è espressivo, vero?
RispondiEliminaIo vivo in provincia, e ho frequentato poco Bergamo, perché ho studiato (Università) a Milano, però è proprio bella.
A presto,
ti aspetto anche da me. Post sulla scuola, domani credo...
Anche se per cause giustissime non pubblichi più capitoli del tuo libro, trovo che ogni tuo post potrebbe occupare benissimo la pagina di un libro. Riesci a rievocare fatti, tradizioni, aneddoti, "pettegolezzi" come una scrittrice veramente navigata... E oltretutto sei anche una grande cuoca perché questo torta del donizetti è fantastica! Nonostante non ami la frutta candita... me ne divorerei una fetta seduta stante!!!! Perfetta! Un abbraccio Lucia, a presto!!
RispondiEliminaMamma mia, Elly, un commento da brivido! Mi hai fatto davvero emozionare! Grazie di cuore per la tua stima, non sai quanto mi renda felice!!! Un abbraccio immenso :-)
EliminaBellissimo post, complimenti!
RispondiEliminaAnche la torta e le tue foto sono incredibili!
Uh!! Wow!! Vedo che non sono l'unica ad essere capitata qua ;-) fantastico il blog e meravigliose le ricette!! :-) ciao
RispondiEliminaFederica :-)
Ma che bello il tuo racconto !! Se insegni una materia letteraria...beh...i tuoi alunni son proprio fortunati perchè con te imparano davvero a scrivere !
RispondiEliminama.che bel.post.. e che torta.bomba!!! dev esser buonissima.. un abbraccio.. noemi trucco e dintorni
RispondiEliminaCara, che bel blog ho scoperto ,il tuo , e per non perderlo mi unisco ai tuoi Follower !
RispondiEliminaBellissime tutte le tue torte ,ne ho scelte due ,ma ora non le trovo più, guarderò con più calma ! Mi piace anche, perchè oltre alla cucina, aggiungi momenti di cultura e tradizione ! Mi é piaciuta molto la processione ,nei riti della settimana Santa ,con i piedi scalzi ,per fortuna da voi é più caldo di qua .
Poi Donizetti, le sue musiche mi piacciono molto .
Tanti complimenti. Un caro saluto dalla Svizzera , Bianca