sabato 23 ottobre 2010

CROSTATA DI CASTAGNE





Dopo lo sciccoso semifreddo ai pistacchi con crema allo zafferano presentatovi qualche tempo fa, un rustico dolce a base di castagne: e non finisce certo qui! Perché il libro "Dolci e dolcetti" da cui ho tratto queste due ricette (scovato diversi mesi or sono durante una delle mie frequenti razzie in libreria) si è rivelato una fonte inesauribile di idee golose e accattivanti. Visto che oggi è sabato e la dieta si inizia sempre di lunedì, via libera a ciccia e brufoli! Provate sto po'-po' di torta e "fate l'amore con il sapore" :-)


                               
INGREDIENTI:

pasta frolla
300 grammi di castagne lessate al dente
200 grammi di latte
100 grammi di cioccolato fondente
200 grammi di zucchero
100 grammi di panna fresca
100 grammi di sciroppo d'acero
1 uovo intero
50 grammi di burro
100 grammi di mandorle








Ponete le castagne in una casseruola, copritele con il latte e portatele a bollore. Abbassate la fiamma e fate andare a fuoco lento finché non avranno assorbito tutto il liquido, quindi passatele al passaverdura. Versate lo zucchero in un pentolino bagnato, unitevi una tazzina di acqua calda e qualche goccia di limone e fatelo caramellare (ci vorrà almeno mezz'ora); unite poi la panna al caramello e bollite per due minuti, finché il caramello non si sarà sciolto.   








Mescolate insieme la purea di castagne, il cioccolato fuso e la panna caramellata. Unite lo sciroppo d'acero, il burro, l'uovo e le mandorle, amalgamando con cura. Rivestite una tortiera imburrata ed infarinata con la pasta frolla spianata a uno spessore di tre millimetri e versatevi la farcia.  








Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per 45 minuti. Lasciate compattare la torta prima di servirla. La prossima volta proverò ad usare, nel ripieno, delle castagne sciroppate al posto delle mandorle: voi fate come vi pare! :-)








venerdì 15 ottobre 2010

TORTA GLASSATA AL CAFFE' E NOCI



                                                LA RICETTA DELLA PORTA ACCANTO



Chi poteva avere un'idea così geniale e coinvolgente, se non lei? Lei, "accanita ricercatrice del particolare che fa la differenza" nonché "indubbiamente estroversa e fuori dagli schemi"... Lei, la mia vicina di casa ideale, sempre gentile, sempre sorridente, quella da cui vado (col pensiero) quando ho finito lo zucchero, quella con cui berrei volentieri il caffè a tutte le ore del giorno, e pure della notte, soprattutto se accompagnato da uno di quei deliziosi dolcini sfornati dalle sue manine tra un gorgheggio e l'altro! Insomma, fidatevi: Elisa è davvero speciale. Se ancora non avete avuto la fortuna di conoscerla, correte a bussare alla sua porta: vi accoglierà come solo la massaia canterina è capace di fare!  Però lo zucchero andate a comprarvelo al supermercato, perché se poi lo finisce, io a chi lo chiedo? :-D
Prima di precipitarvi in massa da lei, lasciate che vi offra una fettina di questa squisita torta che abbiamo realizzato (virtualmente) a quattro mani. Riporto la ricetta così come me l'ha scritta Elisa, per cui la "voce narrante" è la sua :-)







Ciao!

Benvenuta nella mia cucina e grazie per esserne diventata una sostenitrice! In effetti, avere la possibilità di scambiarci idee, consigli e pareri è impagabile!

Guarda… Stavo giusto iniziando a preparare una torta glassata al caffè e noci. Ti va di aiutarmi? Son sicura che ti piacerà, ma se vorrai apportare un tocco tuo…dimmi!





Ecco qui cosa ci serve:

3 uova

150 grammi di zucchero semolato

100 grammi di burro

un cucchiaino raso di cacao in polvere

2 tazzine di caffè molto forte

50 grammi di noci tritate finemente

20 grammi di mandorle in polvere

120 grammi di farina

mezzo cucchiaino di lievito per dolci

...e per la glassa:

100 grammi di zucchero a velo

caffè








La prima cosa che dobbiamo fare, per preparare la nostra torta a 4 mani, è preparare il caffè. La seconda è rompere le uova. Mentre aspettiamo che il caffè venga su e faccia canticchiare la moka, mettiamo gli albumi in una ciotola perchè andranno montati a neve. Ci pensi tu? Io intanto mi occupo dei tuorli. Li metto in un pentolino insieme allo zucchero semolato e mescolo bene con la frusta fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungo il burro fuso, il cacao, due cucchiai di caffè, le noci e le mandorle.

Ops...c'è da accendere il forno a 160°.




 


Ora che gli albumi son già ben montati, ne aggiungo un cucchiaio al mio composto di tuorli. Mescolo bene e... mi dai una mano tu a setacciare la farina e il lievito mentre io mescolo?

Quando anche farina e lievito son stati incorporati, aggiungiamo tutti gli albumi a neve, mescolando sempre con delicatezza.

Versiamo in uno stampo imburrato e infarinato e inforniamo, a forno già caldo, per 45 minuti circa. Facciamo la prova dello stuzzicadenti per controllare la cottura.

Sforniamo il dolce e lo lasciamo raffreddare. Se s'è formato al centro un cono rientrante, tagliamo la calotta della torta per livellarne la superficie.







Prepariamo ora la glassa mescolando lo zucchero a velo con 2 cucchiai di caffè per ottenere un impasto cremoso, spesso e non liquido. Se è necessario aggiungiamo acqua o zucchero a velo per ottenere la giusta consistenza.
Versiamo la glassa sul dolce e livelliamola con una spatola umida e lasciamo riposare per 15 minuti.
Per fare decorazioni bi-color sulla superficie della torta, possiamo lasciare una parte della glassa di colore bianco, unendo allo zucchero a velo solo dell'acqua al posto del caffè.





Io non ho apportato nessuna modifica alla ricetta perché mi sembrava già perfetta. Se siete amanti del caffè dovete assolutamente provarla! Un bacio alla massaia canterina e un salutone affettuoso a tutte voi :-) 


sabato 9 ottobre 2010

PIRAMIDE DI VITELLO IN CREMA DI MARRONI CON CIME DI CAVOLFIORE GIALLO





INGREDIENTI PER 4-6 PERSONE:


1 Kg di polpa di vitello per stufati legata a cono

600-700 grammi di marroni

2 carote

1 cipolla

1 rametto di rosmarino

250 ml di vino bianco secco

olio extravergine di oliva

una noce di burro

mezzo litro di brodo di carne

1 cavolfiore giallo

sale

pepe









Per prima cosa sbucciate i marroni e privateli della pellicina marrone (questa verrà via più facilmente se avrete l'accortezza di tuffarli per qualche istante in acqua in ebollizione e passarli poi velocemente sotto il getto dell'acqua fredda). Scegliete i marroni più belli e teneteli da parte interi; tagliate invece a pezzi i rimanenti.








In una pentola alta munita di coperchio fate insaporire in olio e burro le carote tagliate a rondelle, la cipolla affettata e i pezzi di marroni; unite quindi la carne infarinata e lasciatela rosolare per qualche minuto. Salate, pepate e sfumate con il vino bianco.








Quando il vino sarà quasi completamente evaporato, coprite la carne con il brodo bollente, aggiungete il rametto di rosmarino, incoperchiate e lasciate cuocere per un'ora tenendo la fiamma al minimo. Ricordate di unire i marroni interi dopo circa mezz'ora.








Nel frattempo lessate il cavolfiore in abbondante acqua salata, scolatelo e dividetelo in cimette.








Trascorso il tempo di cottura indicato, togliete dal tegame la carne, i marroni interi, il rosmarino e qualche rondella di carota e frullate il fondo di cottura. Infine impiattate e portate in tavola con la crema di marroni in una salsiera.





Con questa ricetta partecipo alla raccolta di "Farina, lievito e fantasia".



lunedì 4 ottobre 2010

CIAMBELLA AL CIOCCOLATO BIANCO (ovvero la ciambella del riscatto)

Prendendo in prestito il titolo di un famoso film di Massimo Troisi (che io adoro), vi dico innanzitutto: "Scusate il ritardo!". La ripresa della mia attività lavorativa mi ha  un po' scombussolata: tempo libero e  concentrazione sono diminuiti di colpo e per diverse settimane (ahimè!) ho trascurato il mio amato blogghino e le mie ancora più amate "amiche del web". Ieri, avendo avuto ospiti, ho preparato una ciambella e ho pensato di fotografarla per tornare a pubblicare qualcosa e farvi sapere che non sono morta :-D 
In realtà di dolci ne ho dovuti preparare due perché il primo, che avevo cotto in uno stampo di silicone (quello a forma di rosa, non so se ce l'avete presente... Ero così felice di averlo acquistato, sigh!) mi è venuto una schifezza... Dopo un'ora e dieci minuti di cottura l'ho tirato fuori dal forno, lasciato raffreddare, capovolto sul piatto e... splash! Un'onda di materia liquida giallastra ha invaso piatto e tavolo sottostante. Se anche aveste a disposizione una calcolatrice non potreste contare il numero infinito di accidenti che ho rivolto al silicone e a chi l'ha inventato. Alla fine ho rispolverato il vecchio e  fedele stampo tradizionale, rifatto il dolce e, dopo una sola mezz'ora di attesa, avevo tra le mani la più bella ciambella mai vista prima di allora, prontamente battezzata "ciambella del riscatto" :-)







INGREDIENTI:



300 grammi di farina
100 grammi di maizena
300 grammi di zucchero
4 uova
180 grammi di burro
2 bustine di vanillina
1 bustina di lievito per dolci
un paio di cucchiai di latte
un pizzico di sale
400 grammi di cioccolato bianco
confettini argentati per decorare











Montate le uova intere con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso al quale unirete il burro liquefatto e freddo. A parte avrete miscelato la farina con la maizena, la vanillina, il lievito e il sale: incorporate anche questa miscela al composto di uova.







Completate con il latte e versate il tutto in uno stampo imburrato (non di silicone! Ah ah ah!). Cuocete per circa mezz'ora a 180 gradi in forno preriscaldato. Lasciate raffreddare la ciambella, sformatela, ricopritela col cioccolato bianco fuso e guarnitela con i confettini argentati.