Quando penso alla cipolla, per associazione di idee mi viene subito in mente mia madre che, massaia pugliese doc, i modi per utilizzare la cipolla in cucina (e non solo) li conosce tutti, ma proprio tutti! Ho ancora negli occhi e nel naso la sua ridente ed aulente insalata estiva a base di patate lesse, pomodori “rosso schiattacore”, olive nere (quelle piccole salentine, che lei stessa si preoccupava di mettere in salamoia), uova sode e, naturalmente, anelli di cipolla a iosa, di quella bianca fresca, la più adatta ad essere gustata cruda. Ma la preparazione migliore a base di cipolla di mamma Sarina era quella "pitta rustica" o "pitta te pane" (così chiamata per distinguerla dalla "pitta te patate", di cui vi parlerò un'altra volta) che già solo per il profumo, quando la tirava fuori dal magico forno a gas dorata a puntino (altro che gli odierni forni elettrici!), faceva strabuzzare gli occhi a me e ai miei fratelli, numerosa, monellesca prole da famiglia del Sud di una volta, masnada perennemente in movimento e, di conseguenza, costantemente affamata. L’oggetto del desiderio era formato da due dischi di pasta lievitata che racchiudevano un generoso ripieno di cipolle (gialle, stavolta: incomparabili nelle stufature!) fatte imbiondire nell’olio di oliva (rigorosamente extravergine!, che ve lo dico a fa’) ed arricchite dalle immancabili olive nere (immancabili nella cucina del Salento, ma in particolare in quella di mia madre: le metteva dappertutto, contravvenendo scrupolosamente all’ordine del dottore che, per l’elevato contenuto di sale, gliene aveva limitato fortemente il consumo), capperi sott’aceto (anch’essi conservati di suo pugno ed anch’essi portatori sani di pressione alta) e “quantu pare” (ovverosia un’idea) di pomodoro. Tutto “a occhio”. Nient’altro: una roba di una semplicità assoluta, ma la bontà di quella farcia era, e rimane, per me, ineguagliabile, se non altro perché di mamma ce n’è una sola e di “pitta te pane” della mamma anche :-)
Alla fine del panegirico avrete capito che protagonista di questo post è la ricetta della mitica pizza imbottita della mia fanciullezza (divorata in quantità industriali senza mai alcun problema, alla faccia di chi va dicendo che la cipolla soffritta risulta “indigesta”). Ho aggiunto alle cipolle qualche scatoletta di tonno (che la versione classica non prevede) per far contento il figliolo e lasciato il cipolloso ripieno in bella vista per darvi modo di ammirarlo in tutta la sua ghiottoneria. Mi raccomando, però: non dite a mamma di questi miei "colpi di testa"! Mi considererebbe “fija spamija”(figlia degenere)!!! :-D
INGREDIENTI
PER LA PASTA:
300 grammi di farina 00
200 grammi di farina di grano duro
un cubetto di lievito di birra
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di sale fino
PER IL RIPIENO:
mezzo chilo di cipolle
400 grammi di pomodori maturi
2 cucchiai di capperi sott'aceto
150 grammi di olive nere
1 spicchio d'aglio
200 grammi di olio extravergine di oliva
sale q.b.
Mischiate i due tipi di farina ed impastateli con il lievito (sciolto in poca acqua tiepida), i due cucchiai di olio, il sale ed acqua sufficiente ad ottenere una pasta morbida. Lasciatela lievitare, ben coperta, per circa due ore. Nel frattempo preparate il ripieno. Affettate le cipolle e mettetele a cuocere in una padella con l'olio e l'aglio. A metà cottura aggiungete i pomodori (pelati, privati dei semi e tagliati a pezzetti), un bel pizzico di sale e, se vi piace, un peperoncino. Infine, qualche minuto prima di spegnere, unite le olive ed i capperi. Prendete un po' più della metà della pasta, stendetela col mattarello e foderate con essa una teglia unta d'olio di trenta centimetri. Versate sulla sfoglia il ripieno e livellatelo bene. Con la pasta rimasta fate un'altra sfoglia più piccola e ricoprite il tutto. Ungete la superficie della "pitta" con un po' d'olio o, meglio ancora, con un po' dello stesso sughetto del ripieno. Infornate a 200° fino a doratura.
Buon appetito anche da mamma Sarina!!! :-)
Uèèèèè... stavo giusto pensando di passare a trovarti quando vedo comparire la tua pitta sulla blog roll ;))) che buona che deve essere!!! Sai che non la conosco.. dalle mie parti non si fa. Buon ferragosto carissima!
RispondiEliminaP.S: Bellissima tua madre, mi sa che vi somigliate molto;)) E vedo che hai modificato il blog, mi piace, simile a prima ma.. diverso.. Alla prossima
RispondiEliminami sembra veramente divina (e che bella tua madre!)...chissà che in questa settimana non riesca a provarla, mi stuzzica tantissimo...buon ferragosto, baci
RispondiEliminaMa allora, Lucietta, sei salentina o pugliese??? il moroso di mia figlia - terrone doc (Otranto) del tipo che più tesoro di così non si può - dice che sono due tipologie umane totalmente diverse! ma sarà vero???
RispondiEliminaTrovo magnifica la pitta di mamma (bella come te)
magnifica la foto. In quanto a cimentarmi... questa è decisamente un'altra storia. Sono un po' pluta in queste cose!
Passa un felice ferragosto-:)
mentre leggevo gli ingredienti..sentivo iniziarmi un languorino allo stomaco davvero divina...concordo a pieno questa tua ultima ricetta buon ferragosto
RispondiEliminaLucia, ti rispondo qui al volo. No, non abito a Clusone ma a Soresina (cr), è mia figlia Chiara che abita là - dal venerdì al lunedì - perchè ha una show-room (mosaici). Vai a trovarla se capiti da quelle parti. Ne sarebbe lusingata (e io con lei!)
RispondiEliminaun bacione
E'uno spettacolo Lucia e il racconto ancor di più! ....Ti abbraccio forte e buon Ferragosto!
RispondiEliminaquesta è goduria salata pura!!! complimenti! bellissima la foto della tua mamma! buon ferragosto!
RispondiEliminala aggiungo subito nella lista di cose da fare per Ferragosto! auguri ;)
RispondiEliminache spettacolo, io adoro le cipolle!!! Buon ferragosto
RispondiEliminaHa un aspetto veramente intrigante!Complimenti a te e complimenti anche alla mamma!
RispondiEliminaBuon Ferragosto.
I sapori della nostra Puglia sono inconfondibili, una terra fertile che da origine a prodotti unici nel sapore e genuinità, questa ricetta profuma di buono e ricordi,complimenti e buon ferragosto cara
RispondiEliminaCiaoooooooooo!!!!!BUON FERRAGOSTO!!!!CA NUN SONG NE L'AULIV NE E CHIAPPARIEL CA MI FANN SAGLì A PRISSION???MA è MAMMT!!!!HAHAHAHAHAHA!!!TI HO RISENTITA FINALMENTE!!!!MI SEI MANCATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!UN ABBRACCIO AFFETTUOSO..MIA ADORATA MAESTRA LUCIA..NU VAS AZZUCCUS!!!Haihaihaihaihai!!!!A PRESTOOOOOOOOO!!!!!!
RispondiEliminaVaya aspecto más apetecible!!! Una mamá muy guapa!!!Besinos
RispondiEliminaSiete due gocce d'acqua.....il tuo sorriso è il suo!!!
RispondiEliminaIo ho il forno a gas.....potrei provare a darti delle soddisfazioni....non così tante ed intense, ma di slancio e cuore sì!
Non vedo l'ora di usare quell'espressione"rosso schiattacore", penso di non aver mai sentito una parola più bella e che mi abbia conquistata così tanto!
Un bacetto,
Fabi
Visto che non ho ancora cenato, ne gradirei un pezzetto! Volevo mangiare solo uno yogurt...
RispondiEliminaMa spiegami come faccio dopo aver visto questa delizia!
Bellissima tua mamma!
Leggendo il tuo racconto sentivo l'odorino delle cipolle nel sughetto e poi della pitta che usciva dal forno... Deve essere incredibilmente buona e te la copia davvero.
RispondiEliminaPs. Bellissima la tua mamma. La dieta a base di capperi e olive dà ottimi risultati a quanto pare!
Io non amo la cipolla ma l'aspetto è decisamente invitante.
RispondiEliminaDebora
Splendida la foto Lucia, quanto sono belle così in bianco e nero!!!! Gustosissima qesta torta salata, da provare. . . Bacioni e buon Ferragosto!
RispondiEliminaAnche mio padre era pugliese e sono cresciuta con il calzone di cipolle tipico del barese. Figurati se non amo le cipolle! Conoscevo la pitta di patate e qualche volta l'ho fatta, anche io aggiungevo il tonno. Con la pasta voglio provarla, tutti in famiglia vivremmo di pizze rustiche e questa sarà divorata.
RispondiEliminaMa che bella la tua mamma!
Buon Ferragosto! A presto!
Solo ad aprire il post ho sentito un languorino incredibile.
RispondiEliminaBellissima l'ultima foto
Baci e Buon Ferragosto
Trovo fantastica l'idea di aver lasciato la farcitura in bella vista, ha donato alla Pitta un aspetto stragoloso!!! :))
RispondiEliminaChe meravigliosa creatura la tua Mamma!! :))
Un bacio e buon ferragosto!
Buona associazione degli ingredienti.Ti auguro anche a te, un sereno e felice ferragosto.Salutoni a presto
RispondiEliminaadoro le ricette di casa! Perchè sono buonissime e genuine :) che bella (e brava!) mamma! :)
RispondiEliminaBuon accostamento di ingredienti, dev'essere super golosa. Brava!
RispondiEliminaSolo a vederla mi mette su una fame pazzesca...:-P
RispondiEliminaBravissima un bacione e buona festa anche a te:-*
Complimenti per il blog. Bellissimo!!
RispondiEliminaAdoro tutto cio che si mangia in Puglia (ho il marito pugliese...) Noi usiamo le ricette di mia suocera (pace al anima sua..) Questa pitta la preparo con cipolle, olive verdi e capperi, in bianco...anche la tua variante mi attira tantissimo! Grazie della ricetta! Stupende foto!!! Baci e a presto Iva
RispondiEliminale cipolle mi piacciono tantissimo, mi sa che la provo!!! ;)
RispondiEliminache bella tua madre!!!
Ciao, accidenti questa pitta è una vera meraviglia di gusto! Una base morbida e rusica, per un ripieno ricchissimo di sapore! Complimenti alla mammma...la sua pitta la proviamo di sicuro!
RispondiEliminabaci baci
Ammazza che buona! Mai assaggiata, ma deve essere fantastica.
RispondiEliminaE che bella questa foto di mamma Sarina.
Mi piace molto leggerti.
baci buona giornata
Divina , complimenti.
RispondiEliminaCaspiterinaaaaaa, mi ci tufferei!!!!
RispondiEliminaLe fotografie parlano da sole!!
Ricetta della mamma unica e ghiotta, con l'aggiunta della figlia, una vera goduria!!
Un bacio straaagrandeeee!!!!!!
Bella la tua mamma!!!
Adoro la pitta !! Sono stata nel Salento l'anno scorso e credo di essere riuscita a mangiarla TUTTI i giorni !!!
RispondiEliminaBuonissima e bellissima la tua versione !
sembra una di quelle cose che quando cominci non smetteresti più di mangiare! Mela vedo già sulla tovaglia da pic nic, gnam!
RispondiEliminache acquolinaaaaaaaaaaaaa!!!!
RispondiEliminaChe meraviglia, questo piatto ha proprio i colori e il calore del Sud!!! Mamma Sarina può ben essere orgogliosa perchè è riuscita a trasmetterti non solo la ricetta ma l'amore che si vede per la tua terra!!!
RispondiEliminaBaci
complimenti per le ricette, grazie per avermi fatto conscere il tuo interessantissimo blog, ciao!
RispondiEliminache fameeeeeeeee, che bontà,
RispondiEliminabuonissima.
ciao baci
Una pizza da acquolina immediata.Solo a guardarla.
RispondiEliminaBrava.
Un abbraccio e buona serata
Ciao Lucia, grazie di essere venuta a trovarmi e come vedi ricambio subito. Io sto facendo sport per dimagrire, ma domenica provo a farmi questa tua ricetta, anche se non saranno gli stessi ingredienti doc che puoi utilizzare tu. Vado a mettermi tra i tuoi lettori e ti aspetterò con piacere da me. Buona giornata.
RispondiEliminaBella la ricetta, ma soprattutto bella mamma'... la tipica foto dell'epoca, che assomiglia un po' a quella della mia mamma. :)
RispondiEliminaGrazie del tuo passaggio e grazie, sopratutto, per le tue parole gentili... :)
ciao tesoruccio!!!!mamma mia...io proprio non dierisco cipolle, scalogni, aglio...mi vengono dei crampi pazzeschi, mi han detto che sono intollerante...e sto in un periodaccio di allergie pazzesche..ormai quasi a tutta la fruta...cosa mi perdo neh?!:-(((((
RispondiEliminaps: la tua mamma è uno splendore!
RispondiEliminaPer metà sono pugliese, anche se sono tanti anni che non torno nella mia amata terra. Non puoi neppure immaginare cosa può significare leggere la tua ricetta. Tanti ricordi e troppe emozioni. Grazie per la tua ricetta ... ti seguo con piacere.
RispondiEliminaLucia, grazie che sei passata a ricordarmi che non sono la sola prigioniera del Ferragosto. Quando sento pronunciare la parola Salento, mi monta la nostalgia. Uno dei posti più belli mai visitati, e posso confessare che ho molto viaggiato. La tua pitta gli fa grande onore e poi, senti...ma che bella la tua mamma, un sorriso splendido di corallo, e che occhi neri! Ti abbraccio, Pat
RispondiEliminaBellissima e molto saporita questa pitta, sento il profumo fin qui!:) Quant'è bella la mamma! Un abbraccio Lucia!
RispondiEliminache bella la tua mamma..complimenti!!!...la pitta con le cipolle mi ispira non poco la proverò....ciaooo e grazie per essere passata dal mio blog mi ha fatto molto piacere...
RispondiEliminaCara Lucia,benvenuta nel mio blog!Mi sei già simpatica,il tuo blog è molto goloso e divento anche io tua seguace!A presto,Rosetta
RispondiEliminaCara la mia Lucia ho finito di cenare da poco (spaghetti al sugo di pescespada e olive e pescesada ai ferri, ricette imparate quando ho avuto casa in Calabria per 15 anni) e mi hai fatto rivenire fame. No dico.....ma si può? Grazieeee! Ricetta che proverò quanto prima e grazie per avermi fatto visita. Un abbraccio Paola
RispondiEliminaGrazie della visita, ora sei tra i miei preferiti! Il Tuo blog è bellissimo e anche questa ricetta!
RispondiEliminaCiao Lucia, grazie mille per la visita! golosissima questa pitta(anch'io metto la cipolla un pò ovunque e non l'ho mai trovata indigesta)! buona settimana & a presto, Ancutza
RispondiEliminameravigliosa,questa pitta,Lucia^;^i sapori della nostra terra ci sono tutti,con un trionfo di profumi e sapori!!!complimenti carissima!!
RispondiEliminap.s con una mamma cosi' bella,non potevi che essere un fiore bellissimo anche tu!!tanti baci
Ciao Lucia! Questa pitta è favolosa! Tocca farla al più presto! Un saluto!
RispondiEliminaChe bello quando si trovano persone che amano quello che fanno.Anche a me piace cucinare e trovo che la cucina salentina sia ottima.Hai fatto una decrizione perfetta tanti complimenti Imma...
RispondiEliminaChe fame mi è venuta!!!!! Grazie della ricetta e di essere passata da me...corro a diventare tua follower!!!! Anna Celeste.
RispondiEliminaMi dispiace, sono spariti i follower....ritento più tardi!!!! Anna.
RispondiEliminaio adoro le cipolle! è una goduria questa pitta!olive,cipolle e capperi..da svenire!
RispondiEliminaSemplicità e bontà penso siano un'accoppiata vincente! Quando si tratta delle ricette della mamma poi è ancora meglio. Molto bella la foto della mamma ;:-)
RispondiEliminami piacciono moltissimo le cipolle...questa ricetta mi ha fatto venire una fame...
RispondiEliminaChe bella la mamma! :)
RispondiEliminaQuel bordofocaccioso mmmmm
:*
Tesoro, che bel post! Ricco di sentimento e gioia!
RispondiEliminaLa pitta è favolosa, mi hai fatto venire voglia di farla!!!
Bacioni
Giovanna
Ma é meravigliosa!e la tua mamma una donna splendida!
RispondiEliminaQuesta pitta rappresenta a meraviglia la Puglia, piena di gusto. Bel post, bella storia e bellissima mamma
RispondiEliminaOttima ricetta e splendido post, adoro le cipolle stufate e questa pitta mi sa che ne è stracolma! Bacioni!
RispondiEliminaun saluto ciao buon w.e.
RispondiEliminabellissima foto quella della tua mamma ! la ricetta è veramente invitante , adoro la cipolla e quando faccio la pizza non manca mai .Buonissimo fine settimana
RispondiElimina¡Mamma mia! Qué receta más rica. Las madres, mujeres sabias, pero los hijos no nos damos cuenta hasta que no somos padres o hasta que no somos lo suficientemente adultos. Y siempre calculaban la cantidad de los ingredientes a ojo. En España tambien.
RispondiEliminaMuchas gracias por tu visita a mi blog.
Saludos y feliz dia.
mamma mia ma quanto deve essere buona!!!!!sempre bravissima!baci!
RispondiEliminaComplimenti,bella spiegazione! Poi io amo le ricette della tradizione di famiglia! pensa vado in giro con un libricino chiedendo ricette di famiglia in giro!! Li per lì mi prendono per matta ma poi, si aprono e mi raccontano le loro storie legate ai loro piatti...ed io annoto!!!
RispondiEliminaUna ricetta strepitosa, me la segno! Bella donna la tua mamma, le somigli tantissimo! Buon fine settimana, baci
RispondiEliminaDeve essere una bontà
RispondiEliminaChe buono questo piatto! Adoro la cucina regionale!
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