domenica 16 gennaio 2011

PASTICCIOTTO E SCUSE




Lo, lo so: MEA CULPA. Non lo vedete, il capo cosparso di cenere? :-) Avevo promesso di pubblicare le ricette degli altri dolci natalizi gallipolini, ed invece sono sparita dal mio blog e pure dai vostri, assieme alle mie buone intenzioni. La ragione? Sono stata rapita dall’ozio assoluto… da quella fantastica, voluttuosa, impareggiabile sensazione di libertà mentale che solo il totale stacco dalle faccende mondane ti può regalare. Sì, mettiamola così: ho voluto farmi un bel regalo. Ho imparato (da poco, in verità, ma meglio tardi che mai!) che talvolta, nella vita, un pizzico di sano egoismo non solo è utile, ma addirittura necessario. Talmente necessario (al conseguimento del benessere) che consiglio a voi tutti di seguire il mio esempio, trovando un po’ di tempo per se stessi: per coccolarsi, per amarsi… anche solo per capire le proprie esigenze, troppo spesso inascoltate e sacrificate sull’altare del tran-tran quotidiano.
Sono perdonata? ;-) Bene, allora vi offro una fettina di questa deliziosa “torta pasticciotto”: dolce gallipolino per eccellenza, ma diffuso in tutto il Salento. Sono certa che ne abbiate già sentito parlare, magari nella versione più antica e popolare: quella del piccolo tortino ovale creato nel lontano Settecento da un pasticciere di Galatina, Nicola Ascalone, con dei semplici rimasugli di pasta frolla e crema pasticciera. A riprova del fatto che le cose migliori nascono sempre per caso :-)





INGREDIENTI

Per la pasta frolla:


500 grammi di farina

250 grammi di zucchero

250 grammi di strutto

 un pizzico di ammoniaca (2-3 grammi)

 5 tuorli d'uovo

la buccia grattugiata di un limone

vaniglia


Per la crema:


1 litro di latte fresco intero

300 grammi di zucchero

150 grammi di farina 
8 tuorli d'uovo

tanta buccia di limone
 (magari a pezzi grossi, privati della parte bianca interna che è amara, da togliere a fine cottura).



Foderate di pasta una teglia rotonda con cerniera (anche i bordi), versatevi la crema ben fredda, ricoprite con un altro disco di pasta, lucidate la superficie con albume leggermente battuto ed infornate fino a doratura.






Qui sotto aggiungo una foto dei pasticciotti piccoli (non è mia, l'ho reperita in Internet), tanto perché chi non li conosce possa farsene un' idea.