Pur vivendo a Bergamo da oltre vent’anni, l’irriducibile anima gallipolina mi vieta di relegare nel dimenticatoio le pittoresche tradizioni del mio paese natale e della mia gente. Così oggi, vigilia della festività più importante dell’Avvento, il pensiero è corso giocoforza a quella “puccia” che tante volte, fin da bambina, ha compensato con la sua indicibile bontà il mio sforzo di osservare fino a mezzogiorno il digiuno devozionale imposto dalla tradizione. Infatti il 7 dicembre, a Gallipoli, è d’obbligo digiunare fino a sera, quando si possono consumare le pietanze tipiche delle festività natalizie: baccalà con le patate, rape bollite e “pittule”. Prima di cena si può mangiare, appunto, soltanto la puccia. Chi si intende un po’ di cucina salentina sa che, solitamente, tale curioso nome designa una pagnottella rotonda e soffice (da cui la tipica espressione “faccia te puccia” per indicare un viso paffutello) condita con un tipo particolare di olive in salamoia, piccole e nere, aggiunte direttamente all’impasto prima di passarlo in forno; un pane talmente gustoso da rendere ben accettabile il fastidio di ritrovarsi con i denti neri o il rischio di rompersene uno a causa di un nocciolo dispettoso.
Alla vigilia dell’Immacolata, però, unico giorno nell’arco dell’anno, la puccia perde le olive e diventa un bel panozzo da farcire rigorosamente con tonno, acciughe e capperi, come si conviene ad una città marinara, e divorare a pranzo come unico “spezzafame” concesso durante il digiuno. In realtà, trattandosi di pezzi del peso di 200-250 grammi ciascuno, senza contare la farcitura, altro che spuntino! Ma a Gallipoli, e in tutto il Meridione, prevale sempre, soprattutto a tavola, il detto: “Melium abundare quam deficere” :-)
Ricetta delle pucce dell'Immacolata (di Antonio Fumarola):
"Dovresti procurarti la "mamma" da un panificio e poi acqua, farina "0" e sale. Il lievito "madre" è un quinto del peso dell'impasto, il sale invece un 4 cucchiaini per chilo. Fai prima lievitare l'impasto, LENTAMENTE, un tre ore, poi reimpasti facendo le forme che devono lievitare una notte a temperatura ambiente. La mattina le incidi dai lati con un coltello affilato e metti in forno a 220-250 finchè fanno la crosta dorata. La quantità di acqua è in funzione della forza della farina. Mediamente ne va il 50%... "
Un gallipolino verace, il mitico Mba Pì Tricarico (lo so che questo nome a voi non dice niente, ma a Gallipoli è un’istituzione!) mi ha fatto conoscere una bellissima usanza di tanti anni fa collegata alla giornata del 7 dicembre e alla puccia: tutti i proprietari terrieri per quel giorno mettevano a disposizione delle giare piene d’olio d’oliva nel locale dove era ubicata la sede del Banco di Napoli e la povera gente si recava liberamente con una coppa e una puccia in questo posto, inzuppava la puccia nella giara, la spremeva nella coppa e portava l’olio a casa. L’operazione veniva ripetuta più volte senza che nessuno dei signori presenti muovesse un dito. Questo per dare modo alla gente di rifornirsi di olio e nel contempo fare un po’ di beneficenza.
Per completezza di informazione, vi comunico che esiste un ennesimo tipo di puccia, di più recente nascita e diffusione, che si può gustare in qualunque pizzeria della città e il cui aspetto ricorda vagamente il pane arabo. Il ragazzo dei calzoni, dietro mia stressante richiesta, mi ha insegnato a preparare in casa pure questa. Si impastano farina, lievito di birra (mezzo cubetto per mezzo chilo di farina 0), sale, un pizzico di zucchero, un goccino di olio extravergine di oliva e acqua tiepida q.b., poi si divide l'impasto in pezzi rotondi e si lascia lievitare per un paio d'ore; a questo punto le "palline" di pasta si passano in frigorifero e si tengono là per tutta la notte. Il giorno dopo non resta che infornarle ed il gioco è fatto. L’unico problema è che il forno casalingo non arriva ai 350 gradi richiesti dalla ricetta, per cui, a dire del maestro, le pucce “non si sono gonfiate abbastanza”. Ma vi garantisco che nessuno ha fatto in tempo a notare questa piccola imperfezione :-D
Adoro le pucce!!! ah! se solo Babbo Natale mi regalasse un forno che arriva a 350 gradi! comunque anche con un forno normale sono portentose! almeno le tue!
RispondiEliminap.s.
spero di fare cosa gradita girandoti un piccolo premio:
http://bigshade.blogspot.com/2010/12/doppio-premio-da-parte-di-erika-e.html
Sono d'accordo, le tradizioni non si dimenticano!
RispondiEliminaE tu hai sfornato delle meraviglie, cara mia............
;O
RispondiEliminaSbavo avanti alle foto...ho fame anche se ho cenato e sono ormai in fase digestiva!
Non puoi pubblicare queste foto sai?
No si può resistere!
Domani voglio una puccia anche io!
Un baciotto e buona festa dell'Immacolata
Non le conoscevo ed è stato intressante leggere il tuo post ....
RispondiEliminaRiesco però ad imamginarne il gusto, perchè si tratta di sapori che si trovano anche da me ;D
Magnifico Blog Lucia.. te llamas como mi hija mayor...Lucia. virgene di siracusa jejeje lo vi en una iglesia de Venecia,
RispondiEliminame encanan tus recetas, asi que me quedo a seguirte,
un saludo desde mi blog de cocina
www.lasguisanderas.com
Che meraviglia!Mi piacciono tanto le pucce e molto interessante leggere la tradizione gallipolina ad esse legata!Gustosa la versione più recente che hai realizzato!Un abbraccio e buona festa dell'Immacolata!
RispondiEliminaVuoi scherzare vero a dimenticare queste tradizioni?!?!?! Nun'ze po' ^__^ Però sei una gran bella birba a mettere delle foto giganti così, prima o poi e la farai dare una bella capocciata al monitor! Sto delirando davanti a quelle pucce...una per meeeeeeeeee ^__^ Baciottoni mia bella tesora, TVB
RispondiEliminaChe belle qs tradizioni...ma ceto che vanno mantenute!!! che meraviglia 'ste foto e 'ste pucce!!!!!!!!!!!!!!!! baci
RispondiEliminaLucia sono troppo appetitose! Io che adoro il salato ne mangerei almeno 2 o 3, mammamia che voglia matta.....un abbraccio cara
RispondiEliminaLucia, che bello tutto quello che hai scritto... oggi ho fatto le puccette alle olive, ma avrei voluto la vera puccia ripiena di Lecce!!! comunque le tue sono meravigliose, e sicuramente golose!!!
RispondiEliminaognuno ha la sua ricetta, ma sempre buona è!!! un abbraccio!
Sono una meraviglia di golosità... ne mangeremmo due anche alle 23.48...
RispondiEliminaUn saluto dai viaggiatori golosi...
Delicioso!!!!
RispondiEliminaMe anoto esta receta , te han quedado divinos!!!
Baci ;)
Lucia sono gustosissimi e bello il tuo racconto baci ciao
RispondiEliminaQuando trovo ricettine come questa, non so dire altro che grazie! Oltre a conoscere le tradizioni del tuo paese scopriamo anche queste bontà!
RispondiEliminanon sapevo di questa tradizione Gallipolina. Da noi a Napoli è solo al pranzo della Vigilia che si sta "leggerini" (per quanto una pizza con scarole possa essere leggera, ma tanto sono verdure. XD). Molto interessanti le ricette delle pucce. :)
RispondiEliminache belle,Lucia^;^ e chissa' che buone...quelle con le olive le ho assaggiate il mese scorso...eccezionali:))
RispondiEliminabuona festa dell'Immacolata,carissima!un bacio
Ciao! Queste pucce già ci piacciono! Sia con le olive sia farcita alla mediterranea con il tonno! Devono essere una vera leccornia!
RispondiEliminaDa provare quanto prima, poi le tue foto sono così invitanti...
baci baci
Buona festa dell'Immacolata anche a te e devo dire che la tue "Pucce"sono proprio appetitose!
RispondiEliminaMMMMmmmm.....
Mamma mia cara!! Non ci crederai ma ho pestato la faccio contro il video!! Mi hai fatto venire una fame pazzesca!!! Queste pucce sono favolose!! Bravissima!! Un bacione.
RispondiEliminaChe bella storia... non conoscevo affatto queste pucce, ma sento giò di esserne appassionata!
RispondiEliminaBrava!
stupende! l'estate scorsa me ne sono fatta una sbafata nella bella gallipoli e replicherei volentieri!
RispondiEliminaBonita historia y tradicion Lucia,esta muy bien esto de regalar el aceite a la gente mas umilde....tu "Pucci"...no puede ser mas tentadorrrrrrrr,esta hermoso...felicidades!!!
RispondiEliminaBesets.
Che meraviglia, ma come devono essere buone! meglio abbondare si! ma come si fa a digiunare fino a sera sapendo di queste delizie in forno???chissà se mi vengono,mi piacerebbe provarle...tu però in cambio devi provare la tagliolina!!!:-) baciotti grandi, sei sempre troppo brava, le tue ricette fanno venire l'acquolina!
RispondiEliminaSospiro e penso alle pucce..penso alle pucce e sospiro...insomma bella mora la tua cucina gallipolina è sempre troppo saporita e invitante!!Tra le tre versioni????No,non si può scegliere e fare un pò di digiuno per assaporare cotanta bontà,non è uno sforzo immane!!
RispondiEliminaChe bello conoscere queste tradizioni,Il Fumarola lì la sapeva lunga Eh??Quasi quanto te bella lucia...UN bacione grande tesò e bellissima serata!
Che buone le pucce! Ogni volta che torno nel tuo meraviglioso salento me ne faccio una scorpacciata!
RispondiEliminaPer non parlare poi dei rustici e del pasticciotto: semplicemente sublimi!
Bravissima Lucia: questa è una ricetta che trascriverò sulla mia agenda personale di ricette, l'agenda speciale,dove non si fa copia-incolla,ma dove ancora trascrivo a mano con meticolosità tutti gli ingredienti, dando il giusto peso anche alla calligrafia, dove fanno capolino solo le ricette che davvero hanno una storia, che portano dentro di sè tutto il profumo e il ricordo di una terra!
Un abbraccio e tantissimi complimenti: sei bravissima!
Ciao Lucia,
RispondiEliminaMaravilloso pan!!!
Amo tanto la cocina italiana...
Bacio desde España
Ma dai??!! davvero fate il digiuno la vigilia?? ma che strano, noi la facciamo solo nel periodi di Pasqua, per il venerdì santo!! Che bello conoscere le tradizioni degli altri paesi ;-)
RispondiEliminaassolutamente bellissime queste tradizioni e sembrano veramente ottimi questi paninozzi!baci
RispondiEliminaLucia, queste pucce sono fantastiche!! Si riesce a percepire la loro morbidezza anche oltre il monitor. Baci e buona giornata ;)
RispondiEliminaè bello scoprire usi e costumi altrui... qui da noi il digiuno si fa per pasqua e alla vigilia di natale si cerca di mangiare cibi poveri quali la "busecca" che poi povero non è almeno di calorie... cmq le tue pucce sono molto stuzzicanti, paninazzi veramente ghiotti...
RispondiEliminaAdoro le pucce,la mia preferita è speck funghi pomodorini e bufala :) Ti son venute benissimo! Brava! Quindi anche tu sei pugliese ? :)
RispondiEliminaciao mia cara. non sapevo che abitassi a Bergamo e non conoscevo questa usanza e le pucce!!! Mi piacciono da morire ma anche io no n ho il forno che va oltre 220!!! intanto mi godo le tue. bellissime e grazie per avermi fatto conoscere tradizioni di una parte d'Italia a me sconosciute. bacioni
RispondiEliminaBuenisimo!!! besos
RispondiEliminaLucia complimenti! Fra le foto e la descrizione delle pucce, che onestamente non conoscevo, mi hai incuriosita tremendamenter e mi hai fatto venire fame.
RispondiEliminaTutte le versione delle quali hai parlato, sono golosissime e interesantissime.
Peraltro, queste ricette legate alle tradizioni sono le mie preferite.
E' rimasta una piccola puccetta per me?
Baci Giovanna
devono essere proprio saporite queste pucce tesoro e poi farcite cosi ancora di piu...nn le conoscevo ma mi sa che devo rimediare!!!bacioni imma
RispondiEliminaWow,un vero spettacolo,bravissima!!!!!! ;-)
RispondiEliminaUn bacio ciaoo:-*
meravigliose...complimenti....un bacio
RispondiEliminaCiao!!!!!
RispondiEliminaFammi una confidenza!!!!!! Ma....il ragazzo dei calzoni....è in ostaggio a casa tua?
Scherzo!!!!, sei bravissima, uno spettacolo!!!!
Immagino il sapore, godendomi queste splendide fotografie!!!!
C'è qualche cosa che non sai fare?
Un bacione grande e salutami il ragazzo!!!!!
gustosissime!!!! altro che digiuno!!! con una puccia ci stai bene anche due giorni!!!!!un bacione!
RispondiEliminaommamma che bbuone! le pucce le fa la mamma di una mia cara amica, che è di presicce ;-) e i tuoi paninoni son da svenimento! ;-D ciao!
RispondiEliminanooooo! la ricetta delle pucce????:-))) per anni un mio collega me le "raccontava" e mi faceva venire l'acquolina in bocca. "portamele quando vai giù dai tuoi, dai!" gli dicevo. ma lui, niente!!! ed io sono rimasta anni con questa curiosità ma ecco che con la tua ricetta potrei (condizionale d'obbligo) farle anch'io!!! adesso ci provo e poi ti dico....grazie!!! bacissimi
RispondiEliminaOh que buena pinta tiene ese pan, asi relleno de atún y aceitunas, que delicia!!!
RispondiEliminaSaludos
a luciaaaaa....ma e una vera tortura questo vero? sono da mordere tutto anzi tutto il post....compliomenti davvero..
RispondiEliminabaci da lia
Grazie delle preziose informazioni che hai dato sulla puccia che non conoscevo minimamente! Complimenti alle tue ultime due foto (posso creder che le rimiri adorante mmmmh...) ma anche al ragazzo dei calzoni e insomma a te che hai realizzato queste meraviglie!
RispondiEliminaLucia!Se passi da me c'e una sorpresa per te!
RispondiEliminahttp://milav.blogspot.com/2010/12/premio-da-condividere-con-altri-blogger.html
Ciao Lucia sono bellissime le tue tradizioni e fai bene a portarle avanti, altrimenti si dimenticano...
RispondiEliminaIo non ho mai mangiato le pucce, ma devono essere buonissime, bravissima!
ciao Lucia, non ho ricevuto nessun commento ieri, non so perchè...non capisco!
RispondiEliminaè molto bello che conservi le tue tradizioni nonostante tu abbia cambiato città, il salento è magico ci vado spesso in vacanza e le pucce fanno parte integrante delle tradizioni locali. Molto caratteristica questa festività e davvero complimenti per le pucce! Baci. Terry.
RispondiEliminaMamma mia che meraviglia!! O.O
RispondiEliminaCome si possono dimenticare sapori così?!
Hai fatto bene a fare un tuffo nella tua terra..
Io un tuffo lo farei in quella puccia che tieni in mano tu.. :D
Un bacio,
Babi
mi piacerebbe farlo, il lievito madre ce l'ho , devo solo imparare ad usarlo.
RispondiEliminacara Lucia riguardo la noce di burro che sembra un lingotto....ahahah...
scrivo una noce di burro , ma a me piace tanto cucinare con il burro e forse esagero.
per quello dico una noce, cosi' nessuno mi puo' accusare che attento la vita con il colesterolo.
comunque grazie per la visita e anche per la tua domanda molto pertinente.
buona domenica
spettacolari!!!!!!!!!!!!!!bravissima Lucia!baci!
RispondiEliminaDes photos qui donnent très faim.
RispondiEliminaBravo!!!!
A bientôt.
Wowwww!!! se ve espectacular este pan! anoto la receta me encantó!
RispondiEliminabesos
Gaby
mi dispiaceva mandarti una e-mail privata ma volevo solo dirti.AUGURI!!!
RispondiEliminaBUON ONOMASTICO,LUCIA!! auguroni cara^;^ trascorri una felice giornata ed una serena settimana!!un abbraccio ed un bacio!smackkkk
RispondiEliminasi lascia l'involtino di re tradotte in italiano, baci
RispondiEliminaAnche a me piacciono le tradizioni in certi periodi dell'anno e soprattutto quando sono buone come queste. Le foto fanno venire un appetito incredibile!
RispondiEliminaTienes un blog precioso Lucia y esos panes tiene un aspecto estupendo.
RispondiEliminaUn besito
Interessante questa usanza pugliese per l'Immacolata...grazie per averla condivisa con noi ciao Luisa
RispondiEliminaChe buone che sono! Io ho lasciato gli occhi su quella con i capperi..
RispondiEliminaSono ancora in tempo per augurarti buon onomastico.
E' una tradizione che non mi appartiene e che sto scoprendo con piacere grazie ai blog!
RispondiEliminaBuon onomastico!
Sono appetitosissimi! e poi ho saltato la cena stasera!
RispondiElimina:(
Baci, Barbaraxx
Hola Lucía, qué bonito blog tienes!! Unas recetas espectaculares!! Estos pancitos lucen muy ricos! Desde ya sigo tu blog!
RispondiEliminaun abrazo,
Che spettacolo! un salto alla mia infanzia pugliese!!! ...mia cognata tarantina è trapiantata in provincia di Bergamo...come te...se vede queste ti viene a bussare alla porta! :)
RispondiEliminaOra sospiro anche io vedendo le foto...mi hai fatto venire una fame!!!!!Smack!!!
RispondiEliminaTroppo belle,il tuo blog e' sempre una chicca!
RispondiEliminaUna domandina:quanto pesa un cubetto di lievito in Italia?
Grazie,Un bacione. :)
Le pucceeeeeeeee meravigliosamente buone!!! ne mangerei una oraaaaaaaa
RispondiEliminabaci tesoro
mamma mia che bel post e tutte le foto lo rendono ancora più interessante e godibile...
RispondiEliminaGrazie per queste perle di tradizione che regali attraverso il tuo blog.
RispondiEliminastupendo post, stupendo blog
ti seguo con piacere.
a presto.
queste so' cose non solo belle ma speciali
RispondiEliminaCiao Lucia, mi hai fatto ridere nel commento che hai messo al mio blog: forse non c'era nessuno commento nel tuo, perchè non ti conoscevo (quelle honte!).Ho fatto un giro nel tuo blog pieno di passione e mi sono fermata qui: ho fatto una vacanza in Puglia taaaantooo tempo fa e ricordo di aver preso 5 chili (di salute).Ricordo esattamente il gusto di mozzarelline, friselle e PUCCE.l'ho adorata! Mi fa piacerissimo rivederla nel tuo blog esattamente come l'avevo lasciata!
RispondiEliminabellissimo questo post e che fame guardando queste Pucce,le voglioooooooooooooo...bellissime le tradizioni del Sud...baci ^_^
RispondiElimina