martedì 13 dicembre 2011

BISCOTTI VANIGLIATI AL CIOCCOLATO BIANCO




Pur desiderando postare questa ricetta già da diverso tempo, soltanto oggi ho trovato una mezz'oretta per farlo e coincidenza vuole che sia il mio onomastico; permettetemi, quindi, di invitarvi virtualmente nella mia cucina (l'ambiente della casa che amo di più per vitalità e calore) a gustare, tra una chiacchiera e l'altra, questi aulenti e DELIZIOSI biscottoni che (scommettiamo?) vi conquisteranno fin dal primo morso!  Ovviamente porgo i miei auguri (ed un biscotto in più!) a tutte le amiche foodblogger che condividono con me questo nome luminoso e bellissimo: Lucia :-) 






INGREDIENTI
(PER UNA QUINDICINA DI BISCOTTI GRANDI):


270 grammi di farina

150 grammi di burro

150 grammi di zucchero

2-3 tuorli d'uovo
(dipende dalla grossezza)

un cucchiaino di estratto purissimo di vaniglia

un pizzico di sale

7 grammi di lievito in polvere per dolci

125 grammi di gocce di cioccolato bianco

300 grammi di cioccolato bianco per la copertura

pasta di zucchero (facoltativa) per eventuale decorazione



Per prima cosa mescolate farina, zucchero, sale e  lievito; fate la classica fontana, disponete sui bordi il burro tagliato a pezzetti ed amalgamatelo velocemente alla farina fino ad ottenere un composto "bricioloso". A questo punto unite i tuorli e l'estratto di vaniglia e lavorate il tutto fino ad ottenere una frolla morbida alla quale incorporerete, poco per volta, le gocce di cioccolato bianco. Passate la pasta in frigorifero per una mezz'ora. Trascorso questo tempo riprendetela, stendetela sulla spianatoia infarinata e ritagliatevi i biscotti nella forma e nella grandezza da voi preferite. Cuocete i biscotti a 180 gradi in forno già caldo fino a doratura. Lasciateli raffreddare, quindi tuffatene la superficie nel cioccolato bianco fuso. Se volete decorarli con la pasta di zucchero fateli asciugare bene in frigorifero per tutta la notte. 
















Dimenticavo: l'infiocchettamento dei biscotti è opera di mia figlia! :-) 





      

lunedì 5 dicembre 2011

FROLLINI AL PARMIGIANO: RIVISITAZIONE DI UN CLASSICO




Stamattina mi sono svegliata col pensiero di pubblicare questo post perché ieri, quando ho caricato la foto di questi biscotti sulla mia bacheca di Facebook, diverse mie "amiche di web" me ne hanno richiesto la ricetta ed io ho promesso loro che gliel'avrei fatta trovare qui in tempi brevi. Siccome ogni promessa è un debito, ecco i "miei" frollini al parmigiano per Licia, Patty, Antonietta e company: "miei" non perché li abbia inventati io (in Internet si trovano decine e decine di ricette per realizzare questi meravigliosi stuzzichini che, magari accompagnati da un calice "bollicinoso", fanno subito festa!) ma perché la ricetta che vi propongo è fortemente "personalizzata". Innanzitutto ho dimezzato il burro ed aumentato il formaggio; inoltre ho aggiunto all'impasto un pizzico di lievito, per ottenere dei biscotti più alti e friabili.  Per curiosità, ho anche sperimentato la ricetta "classica" (quella che prevede la stessa quantità di farina e burro e all'incirca la metà di parmigiano). Il risultato? A mio avviso, decisamente inferiore!  I frollini sapevano di grasso, erano eccessivamente scioglievoli ed imperfetti anche dal punto di vista estetico.   





                                               
INGREDIENTI:


200 grammi di farina

200 grammi di parmigiano grattugiato

100 grammi di burro

2 tuorli d’uovo

un pizzico di sale

un pizzico di lievito per pizze e torte salate




Miscelate la farina con il parmigiano, il sale e il lievito. Incorporate alla miscela il burro ammorbidito tagliato a tocchetti ed impastate il tutto con i due tuorli, più in fretta che potete. Stendete la pasta sulla spianatoia infarinata e ritagliatevi i frollini nella forma desiderata aiutandovi con degli appositi stampini (io ne ho fatti alcuni rotondi e alcuni quadrati). Disponete i biscotti sulla placca del forno rivestita di carta da forno (con questa dose ne otterrete una ventina), spennellateli in superficie con l’albume tenuto da parte e passateli in forno preriscaldato a 180 gradi, tenendoceli per un quarto d’ora circa o comunque fino a lieve doratura. Lasciateli raffreddare completamente, quindi farciteli con salumi o patè.

























 

mercoledì 30 novembre 2011

I BISCOTTI DELLA VERITA'




Avrò anche scoperto l'acqua calda, visto che questi biscottoni (per lo più sotto forma di rustiche ciambelle), spopolano da sempre nel web e non esiste foodblogger che non ne abbia sperimentato la ricetta;  però a me st'acqua calda è piaciuta davvero tanto, e allora... perché no? Un bel cestino di biscotti al vino rosso lo vedo bene anche sulla mensa degli dei. Lo vedete anche voi? Eccolo, appena portato dal  dio Bacco! :-D Il quale va ora offrendo a tutti i divini commensali  un generoso bicchierozzo del suo  prezioso nettare in cui pucciarli :-)






INGREDIENTI:


1 bicchiere (di plastica) di buon vino rosso
 (io ho usato il Lambrusco)

1 bicchiere di zucchero

1 bicchiere di olio
 (usate un extravergine di oliva delicato oppure olio di semi di mais)

farina q.b.
(cercate di non superare i 3 bicchieri, così verranno più gustosi)

1 cucchiaino (raso) di lievito in polvere per dolci


Amalgamate gli ingredienti poco per volta: otterrete un impasto morbido col quale formerete dei biscotti nella forma che preferite. Passateli in un piattino pieno di zucchero semolato, poi disponeteli sulla placca del forno rivestita di carta da forno e cuoceteli per 15-20 minuti, a 180 gradi, in forno preriscaldato. Fateli raffreddare bene prima di gustarli!  E ricordate che "in vino veritas": quindi servitene una porzione abbondante al maritino e rimanete in attesa con l'orecchio teso :-D 
   








lunedì 31 ottobre 2011

NOCCIOLATA IPG PER STREGHE DOC




Allora, mie care blogstreghette: tutte pronte per il Grande Sabba di Halloween? L'appuntamento è per mezzanotte intorno al falò di Chabb (per arrivarci seguite la musica di Ligabue nell'aria) e ricordatevi di portare con voi un pugno di nocciole, frutto simbolo della segreta conoscenza, da mangiare prima della divinazione!  Anzi, visto che il tempo c'è, che ne dite di preparare con le nocciole addirittura una magica crostata da condividere alla luce spettrale della luna con qualche fascinoso fantasma? :-) 







INGREDIENTI:

350 grammi di farina di nocciole

250 di farina 00

250 grammi di zucchero a velo

50 grammi di zucchero semolato

un cucchiaio colmo di cacao amaro

un baccello di vaniglia

200 grammi di burro

1 uovo intero e 3 tuorli

mezza bustina di lievito per dolci

1 vasetto di crema di nocciole (io ho usato la Lindt, ma va bene anche la più comune Nutella)

1 vasetto di crema di miele e nocciole (a me l’hanno regalato; se non lo trovate potete ometterlo)

nocciole intere tostate q.b.
(io ho usato quelle piemontesi I.P.G.)

gel per lucidare la frutta




Miscelate i due tipi di farina con i due tipi di zucchero, il cacao, i semi di vaniglia estratti dal baccello ed il lievito. Incorporate al miscuglio farinoso il burro tagliato a pezzetti, amalgamandolo con le punta delle dita; infine aggiungete l’uovo intero e i tuorli. Lavorate il tutto velocemente, quindi raccogliete l’impasto a palla e passatelo in frigorifero per un’oretta (coperto da un foglio d’alluminio). Trascorso questo tempo, stendete la pasta in una tortiera apribile, imburrata e infarinata e cuocetela “in bianco” per una mezz’oretta a 180 gradi. Sfornate la crosta e lasciatela raffreddare. Fate un primo strato di crema di nocciole e miele e un secondo di crema di nocciole; disponete le nocciole sul dolce in modo circolare, fino a ricoprirne l’intera superficie. Terminate con una bella lucidatura delle nocciole e passate in frigorifero per qualche ora. Se vi avanza un po’ di frolla, come è successo a me, non buttatela: fatene delle ciambelline che userete, tagliate a metà, per decorare il bordo della torta. Buon Halloween a tutte !!!
































 






giovedì 6 ottobre 2011

FRUTTI DI BOSCO... IN PARADISO!






Centotrentatrè anni portati benissimo. No, non sto parlando di Rita Levi Montalcini!  La pluricentenaria in questione è la deliziosa signora Vigoni da Pavia, meglio conosciuta come… torta paradiso! Era infatti il lontano 1878 quando Enrico Vigoni, dell’omonima pasticceria ancora presente nel centro della città lombarda, codificò la ricetta di quella che sarebbe poi diventata la torta per eccellenza. Ma parlando di questa incantatrice di palati della Padania non si può non ricordare la pittoresca leggenda secondo la quale un frate della Certosa di Pavia avrebbe imparato la ricetta della torta paradiso da una giovane sposa conosciuta mentre, uscito di nascosto dal monastero, vagava per le campagne circostanti alla ricerca di erbe curative. Se oltre alle erbe e alla ricetta il fraticello abbia trovato altro, magari nel letto della soave sposina, non ci è concesso saperlo; fatto sta che il certosino preparò poi la torta per i suoi confratelli i quali, trovandola di una bontà estasiante, la denominarono “torta paradiso”.
La “morte sua”, secondo i più, è con farcitura di crema al latte e nevicata di zucchero a velo in superficie; se anche voi siete di tale parere, vi esorto a provare questa versione che ho ideato e sperimentato per la felicità di mia figlia, ghiotta di frutti di bosco: scommettiamo che la giudicherete superiore? Quando andrete per lamponi, però, occhio a non addentrarvi nei boschi attorno ai monasteri :-D





 
 
 
 
 
INGREDIENTI
 
 
PER LA TORTA PARADISO:
 
 
150 grammi di farina
 
150 grammi di fecola di patate
 
300 grammi di zucchero a velo
 
300 grammi di burro
 
4 uova intere e 4 tuorli
 
la buccia grattugiata di un grosso limone
 
vaniglia
 
1 bustina di lievito
 
 
PER LA MACEDONIA DI FRUTTI DI BOSCO:
 
 
lamponi, mirtilli, more, fragoline di bosco
(quantità a piacere)
 
liquore ai frutti di bosco
 
zucchero semolato
 
 
 
Lavorate il burro ammorbidito con lo zucchero a velo fino a renderlo cremoso, quindi, poco per volta, aggiungete le uova,  amalgamandole perfettamente al composto. A questo punto incorporate la farina, precedentemente miscelata con fecola e lievito; profumate il tutto con vaniglia e limone. Versate l'impasto in uno stampo grande per ciambella imburrato e spolverizzato di farina o di fecola e passate in forno per un'oretta a 180 gradi (il forno dev'essere già caldo). Nel frattempo preparate una bella macedonia con i frutti di bosco lavati ed asciugati con estrema delicatezza, uno spruzzo di liquore e qualche cucchiaiata di zucchero. Lasciate macerare in frigorifero fino a quando la ciambella sarà pronta (ovvero cotta e completamente raffreddata).
Poco prima di servire riempite il buco della ciambella con un misto di frutti di bosco, poi nappate generosamente la superficie del dolce con una salsina ottenuta frullando i lamponi con il liquido di macerazione e passando il tutto al setaccio.